venerdì 12 gennaio 2018

IL FENOMENO DELLE USURPAZIONI DI DEMANIO CIVICO:

Ripristino dei vecchi confini tra Palagianello e Palagiano

relazione dell'Ing. Vito Luisi datata 8 ottobre 1907



IL FENOMENO DELLE USURPAZIONI O DELLA OCCUPAZIONE  ILLEGITTIMA DEL DEMANIO CIVICO

Dagli atti di quattro verifiche demaniali e sulla base della documentazione rintracciata negli Archivi Statali e Comunali, è emerso che le usurpazioni e l’occupazione illegittima del demanio civico di Palagianello si sia sviluppato su più fronti,


  usurpazioni  al momento del distacco da Palagiano
Nel 1907, in sede di preparazione degli atti per il distacco da Palagiano venne consumato un ulteriore abuso ai danni del demanio di Palagianello, poiché l’ing. Luisi, incaricato di delimitare il territorio fra i due Comuni, modificando gli antichi confini, fece ricadere in territorio di Palagiano parte del Demanio Parco del Casale, in corrispondenza del demanio San felice di Palagiano e la fontana Trovara.
Il nostro assunto trova puntuale riscontro in tre verifiche demaniali eseguite la prima tra il 1911 ed il 1919, ovverosia nella immediatezza dei fatti; la seconda nel 1928 e la terza nel 1957.
Nel verbale di verifica redatto in data 14 febbraio 1914 dall’agente demaniale cav. Nicola Geofilo e dal perito demaniale geom. Raffaele Sabato è riportato che:

“La particella 14 costituisce l’antica fontana Trovara con la sua dote, la quale non trovasi più in territorio di Palagianello, bensì in quello di Palagiano per erroneo accantonamento fatto nel distacco dei due territori, quando il Comune di Palagianello divenne autonomo”.

Nella relazione suppletiva presentata dall’ing. Luigi Galeone, incaricato della verifica demaniale, in data 9 luglio 1929 e riferito che:

“La Fontana Trovara nella perizia dell’11 aprile1811, fu dichiarata promiscua fra il Comune di Palagiano e l’aggregato Palagianello, pur facendo parte del territorio di Palagianello (come chiaramente risulta dalla mappa 11 aprile 1811)…con atto di transazione omologato con ordinanza 31 maggio 1812 la Fontana fu dichiarata comune ai due citati Comuni…staccatosi l’aggregato Comune di Palagianello da quello di Palagiano e procedutosi alla delimitazione dei rispettivi territori in base alla planimetria del 9 ottobre 1907, approvata dal Prefetto di Lecce in data 17 dicembre 1907 e ratificata dalla Giunta Comunale di Palagiano in data 17 gennaio 1908, detta fontana venne a trovarsi nel territorio di Palagiano, pur facendo parte dei demani di Palagianello, poiché la linea di demarcazione tra i predetti territori invece di seguire l’antico confine dei demani fu spostata, proprio nella località, più ad ovest in modo da escludere dal territorio di Palagianello detta Fontana e poco terreno adiacente.
Infatti nè promiscuità né comunità fu possibile per i cittadini dei due Comuni perché fin dal 1824 la fontana risulta in possesso del sig. Vito Sinisi di Palagiano([1]) ,ne valsero le agitazioni popolari, deliberazioni del Consiglio Comunale di Palagiano, e persino una lite giudiziaria lasciata poi cadere, a far modificare la situazione. Al tempo della verifica Sabato-Geofilo, permaneva il predetto stato di cose, ed il possessore del tempo Dott. Luigi Sinfisi nel verbale redatto in data 9 agosto 1913 contestava la demanialità della fontana sostenendone il suo legittimo possesso riservandosi di produrre i relativi documenti([2]).
Il sottoscritto riprese la pratica e convintosi dall’esame dei documenti e dalle notizie di cui alla relazione dei sopradetti periti in data 13 febbraio 1914 che la fontana effettivamente fosse stata usurpata a suo tempo…nessun dubbio può aversi sulla illegittimità di detto possesso. La Fontana è precisamente segnata con un piccolo rettangolo nero e la scritta Fontana Trovara…nella mappa del 1811…stante così le cose nessun dubbio il che comporterebbe la reintegra di una congrua zona di terreno…”.

Infine, il perito demaniale Dr, Augusto Alemanno, nella sua relazione presentata a conclusione dei lavori di verifica dei demani di Palagianello in data 6 maggio 1957, conferma che:

..Un tempo il demanio Conocchiella era estesissimo e comprendeva tutta la zona attuale, l’altra ceduta  dal barone di Palagianello al feudatario di Palagiano…inoltre, come fu rilevato nella relazione della sistemazione dei demani del finitimo Comune di Palagiano, dal comprensorio di Conocchiella furono distaccate otto Carra che il barone di Palagianello cedè al barone di Palagiano in cambio di alcuni diritti e rendite che quest’ultimo vantava nel territorio di Palagianello…una porzione del demanio Parco del Casale fu, però, attribuita al Comune di Palagiano all’epoca della separazione dell’aggregato Palagianello, ma come rilevammo nel parallelo lavoro dei demani di Palagiano, la superficie relativa fu assorbita dal demanio S. Felice e gli arbitrari occupatori furono inclusi nello stato di Palagiano..L’altra riduzione sia pure di qualche ettaro subì il demanio Titolato all’epoca del distacco dell’aggregato Palagianello da quello di Palagiano con delimitazione dei rispettivi territori in base alla planimetria del 9 ottobre 1907, approvata dal Prefetto di Lecce in data 17 dicembre 1907 e ratificata dalla Giunta Comunale di Palagiano in data 17 gennaio 1908.
Con i predetti atti la linea di demarcazione fra i predetti territori comunali, invece di seguire l’antico confine dei demani, fu spostata più ad ovest, e questa circostanza fu da noi ricordata nella relazione dei demani di Palagiano…ed infatti se aggiungiano a questa superficie la parte del demanio Parco del Casale che nell’anno 1907 fu aggregata al demanio S. Felice di Palagiano (come abbiamo rilevato nella parte generale) ci avviciniamo quasi esattamente alla superfiche indicata nella perizia del 1811…”

Oggi della Fontana Trovara non v’è traccia, giacché dagli illegittimi possessori è stata eliminata dalla faccia della terra. Resta, quindi, soltano la corte di terreno circostante([3]).


[1] - Vito Sinisi nel 1811 era Sindaco di Palagiano e aggregato Palagianello. Molti suoi discendenti si sono alternati sia nella carica di sindaco, sia in quelle di Assessore e Consigliere comunale.
[2]  - Documenti mai prodotti perché inesistenti.
[3] - La notizia è stata ripresa da “Tasselli di storia palagianese”  di AA.VV.- Manduria s.d. (1989)? –Tiemme- pag. 52.